mercoledì, maggio 31, 2006

Musica, Trascendenza ,Religione

Tentare di sondare un argomento così ambiguo e fascinoso, equivale ad indagare le più remote sinuosità della mente umana, toccare le corde del profondo animo nostro. Musica e religione sono connettibili? Ed in che modo lo sono? Supponendo della sua esistenza, l'indissolubile correlazione fra musica e religione potrebe essere dovuta alla fortissima valenza simbolica attribuita da sempre al suono inteso originariamente nel senso strettamente fonetico del termine. Suoni e parole diventano quindi simboli (dal greco súmbolon, “unire”) in grado di mettere in contatto immanente con trascendente, in grado soprattutto di superare il concetto neumenico che prevede l’inevitabile rottura tra ciò che esiste, nella totalità dell’essenza, e ciò che si conosce. La musica in più rispetto al suono, possiede la ricerca dell’equilibrio e di conseguenza del sublime Kantiano inteso in termini assoluti. La musica è quindi bellezza divina, la musica è Tob (dall'ebraico) parola che sintetizza i concetti di bellezza assoluta in senso estetico e bontà assoluta in senso morale. E' armonia e fuoco stesso d'ogni Utopia. La bellezza della musica gode inoltre della “incorruttibilità” estetica nella dimensione temporale proprio come la divinità, e come la divinità può influenzare invisibilmente la vita di ogni uomo. La musica è, ancora, energia e quindi simbolo di vita essa è esclusivamente in continuo divenire. La musica rinchiude i tre elementi fondamentali dell’esistenza umana che sono: la fisicità, rappresentata dal ritmo ovvero la pulsazione intesa come battito cardiaco, ma anche come pulsione istintuale; la spiritualità, rappresentata dall’aspetto melodico inteso come anelito verso il trascendente e il divino e come tensione attraverso lo spazio - tempo; l’aspetto armonico si può invece intendere come la ratio nella percezione del rapporto di equilibrio fra più elementi, ma il concetto di armonia si può anche estendere al senso pitagorico dell’ armonia delle sfere in cui la musica, nei suoi rapporti armonici, è la proiezione diretta di ogni elemento del cosmo uomo compreso.

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